Ci sono libri che ti fanno male, ma in modo buono. Che ti portano in basso, giù, a toccare l’abisso, e poi ti insegnano che sì, si può anche risalire. “Sull’orlo del baratro” di Luce de Marco è uno di quei romanzi che entrano nel cuore con prepotenza, e lì ci restano, a pulsare.
L’ho voluto fortemente nel catalogo Lupieditore perché credo nei libri che salvano, che accompagnano le persone nei momenti più bui e sussurrano: “non sei solo”.
Una storia che ci riguarda tutti
Ginevra è una donna come tante. Ha una famiglia felice, un marito che ama, una figlia meravigliosa. Ma bastano trenta secondi, una telefonata improvvisa, e il mondo crolla.
Da lì, il vuoto. Il silenzio. Il baratro.
Luce de Marco ci racconta questo precipizio con una scrittura intensa, mai patetica, sempre dignitosa, umana, viva. Attraverso gli occhi di Ginevra, viviamo il dolore del lutto, l’impossibilità di dire addio, la fatica di andare avanti. Ma anche la forza dell’amore materno, delle amicizie vere, di quei piccoli gesti che, giorno dopo giorno, ricuciono le ferite dell’anima.
Ginevra lotta per restare in piedi, per tenere insieme i pezzi della sua esistenza e quelli di sua figlia Aurora, che cresce con dentro un vuoto grande come il cielo. Ma è proprio nella relazione tra madre e figlia che si annida la luce. Una luce fioca all’inizio, poi sempre più forte.
Una rinascita lenta, ma autentica
Quello che amo di questo romanzo è che non cede mai al facile lieto fine. Non ci sono scorciatoie emotive. Ginevra impiega quindici lunghi anni per riemergere, per desiderare ancora, per aprire di nuovo il cuore.
E quando lo fa… succede la magia. Un colpo di fulmine inaspettato, un incontro casuale, e di nuovo la vita che bussa alla porta. Ginevra capisce una cosa potente: la vita può ribaltarsi in un attimo, nel bene o nel male. Ma vale sempre la pena viverla tutta.
La voce dell’autrice: autentica, umana, luminosa
Luce de Marco scrive con il cuore. Lo senti in ogni pagina. Non si nasconde dietro uno stile pretenzioso, ma parla al lettore come una confidente, una sorella, una madre. Il suo stile è pulito, diretto, ma ricco di poesia.
Ogni personaggio, anche il più secondario, ha un’anima. Ogni dialogo suona vero.
Chi ha letto il romanzo ne è rimasto colpito:
“Una storia vera, di quelle che potresti vivere anche tu. Non riesci a non piangere, ma alla fine sorridi.”
— Lettrici Appassionate
“Ginevra è una donna che tutti dovrebbero conoscere. Un personaggio da portare con sé.”
— Booklovers Club
“Un romanzo che insegna senza volerlo. Che ti abbraccia anche quando ti fa male.”
— Il Taccuino dei Libri
Lupieditore: la casa delle storie che fanno bene
Alla Lupieditore pubblichiamo libri che parlano al cuore. Non ci interessano mode editoriali o storie costruite a tavolino. Vogliamo parole vere. Emozioni vere. E “Sull’orlo del baratro” è proprio questo.
È un libro che può aiutare chi ha vissuto un lutto, una perdita, una rinascita difficile, ma anche chi semplicemente vuole ricordare quanto la vita sia fragile… e preziosa.
In conclusione?
Leggetelo. Regalatevelo. Regalatelo a qualcuno che amate.
Perché questo libro non è solo una storia da leggere.
È una mano tesa, quando pensavi di non avere più appigli.

IL LIBRO