Ci sono libri che nascono dal bisogno di raccontare, e poi ci sono libri che nascono da un disegno invisibile, che si scrive da solo. Il libro di Franco Zanotto, “Padre, Fratello, Figlio: Rivelazioni”, appartiene alla seconda categoria.
Un’opera che ho deciso di pubblicare con grande convinzione perché racconta una vita che sembra attraversata dalla grazia, dal mistero, dal simbolismo, ma anche da un forte senso civico e spirituale. È uno di quei libri che non si leggono solo con gli occhi, ma con il cuore.
Una storia vera, incredibile ma reale
Franco Zanotto non è uno scrittore di professione, ma è un uomo che ha vissuto. E che ha deciso di condividere i segni, i nodi, le svolte della propria esistenza che lo hanno portato a incrociare Papa Francesco in momenti altamente simbolici, fino a consegnargli un quadro davanti alla Basilica di San Pietro.
Cosa rende unica questa testimonianza? Il fatto che ogni gesto, ogni data, ogni incontro sia collegato da una trama sottile di coincidenze significative che sembrano voler parlare a chi legge. Come se la vita, a volte, ci sussurrasse un disegno più grande.
Un racconto sospeso tra terra e cielo
“Padre, Fratello, Figlio: Rivelazioni” è un’opera che fonde spiritualità, creatività, arte e memoria storica.
Zanotto ci parla della sua attività nel packaging – un settore in cui ha lasciato il segno innovando anche per marchi iconici come Prada – e ci accompagna in un viaggio fisico e simbolico: 53 tappe a piedi da Marsala a Venaria Reale, per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia, nel giorno del suo 53° compleanno.
C’è l’incontro con Giovanni Paolo II, c’è l’omaggio ai nonni artigiani, c’è la consapevolezza delle proprie radici: da Mussomeli a Torino, da Caltanissetta a Roma, ogni tappa è un pellegrinaggio interiore, un mosaico di esperienze, riconoscimenti, visioni e piccoli miracoli.
Un quadro, un Papa, un cammino
Il libro prende il nome dal quadro che Zanotto ha consegnato personalmente al Papa e che è stato esposto anche nella Reggia di Venaria. Un’opera che racchiude valori spirituali e simbolici, realizzata con la mano di un artista e il cuore di un credente.
Zanotto racconta anche della sua famiglia, di origini umilissime, eppure colme di dignità e mistero: padri adottivi, figli della ruota degli esposti, nomi che diventano numeri, lettere che si fanno destino. La Z del cognome, ultima dell’alfabeto, diventa così l’8 dell’infinito.
E tutto prende senso, in una danza tra numerologia, fede, storia e identità.
Le parole che restano
Ciò che mi ha colpito di più è il tono del libro: mai presuntuoso, mai retorico. Zanotto non cerca di insegnare, condivide. E lo fa con una scrittura chiara, evocativa, a tratti poetica.
Un lettore su Goodreads scrive:
“Un libro che lascia dentro una pace strana, come se tutto fosse già scritto, e noi dovessimo solo aprire gli occhi.”
Un altro aggiunge:
“Franco Zanotto ti accompagna in un viaggio mistico senza retorica, con semplicità e verità.”
Perché abbiamo deciso di pubblicarlo
In Lupieditore, crediamo che ogni storia debba avere il coraggio di uscire dalla propria ombra e incontrare i lettori. Questo libro non è solo un’autobiografia spirituale: è un’opera d’arte, una rivelazione, un dono.
Lo abbiamo scelto perché incarna perfettamente il nostro motto:
La parola è l’unica spada che è consentito impugnare per difendersi, ed è l’unica arma che non uccide, ma dà vita.
In conclusione?
“Padre, Fratello, Figlio: Rivelazioni” è per chi ama le storie vere, piene di anima, memoria, fede e simbolismo. È per chi ha bisogno di ritrovare un senso nelle coincidenze della vita. È per chi crede che anche un uomo comune possa lasciare un segno grande.
Leggetelo. Con il cuore aperto.

IL LIBRO