Ci sono libri che ti insegnano. E poi ci sono libri che ti trasformano.
“L’Arte di Ascoltare” di Tiziana Iaria rientra pienamente in questa seconda categoria.
Appena l’ho letto, ho pensato: questo non è solo un manuale, è una bussola.
Una bussola che dovrebbero avere in tasca tutti: terapeuti, insegnanti, genitori, figli, dirigenti, educatori… e semplicemente esseri umani.
Ho scelto di pubblicare questo libro per un motivo molto semplice ma profondo: mi ha fatto sentire ascoltato, e mi ha ricordato quanto spesso, nel frastuono della vita quotidiana, ci dimentichiamo di ascoltare davvero.
Ascoltare è un’arte. E come ogni arte, richiede dedizione
Tiziana Iaria, psicologa e formatrice, ha costruito un libro che è molto più di un semplice testo tecnico. “L’Arte di Ascoltare” è una cassetta degli attrezzi per chi lavora con la fragilità umana, ma è anche un vero e proprio percorso di crescita personale.
Con grande lucidità, passione e competenza, l’autrice esplora ogni angolo dell’ascolto:
· l’ascolto attivo,
· quello empatico,
· l’autoascolto,
· e perfino le dinamiche sottili dell’ascolto nei contesti ad alta intensità emotiva (come centri antiviolenza o relazioni terapeutiche complesse).
È un libro che non indossa maschere accademiche, ma sa tenere insieme rigore e calore. Un equilibrio raro.
Teoria, pratica e… cuore
Uno degli aspetti che più ho apprezzato come editore è l’intelligenza didattica del testo:
ci sono esercizi pratici, strategie di autovalutazione, strumenti concreti che permettono a ogni lettore di mettere in pratica subito quello che ha appena appreso.
E poi c’è quella che io chiamo la “parte invisibile” del libro: la presenza dell’autrice, che si percepisce in ogni pagina.
Tiziana Iaria è presente nel suo stile, nella scelta delle parole, nella delicatezza con cui affronta temi sensibili e profondi. Non giudica, non pontifica: accompagna.
Per chi è questo libro?
Per chi lavora nei servizi alla persona, certo.
Ma anche per chi si sente spesso frainteso.
Per chi vuole migliorare le proprie relazioni.
Per chi è stanco di sentirsi inascoltato, o vuole imparare ad ascoltare senza perdersi.
Per chi vuole comunicare in modo più autentico con il partner, con i figli, con i colleghi.
Per chi sta cercando, semplicemente, di tornare a se stesso.
Perché abbiamo scelto di pubblicarlo con Lupieditore
Chi conosce Lupieditore sa che non pubblichiamo a caso.
Siamo nati per diffondere parole che fanno bene, libri che risvegliano, opere che lasciano il segno.
Crediamo che la Parola – quando è vera, quando nasce da un ascolto profondo – sia l’unica spada che non ferisce, ma illumina.
E “L’Arte di Ascoltare” è esattamente questo: un libro che non ferisce, ma cura.
Una parola che non impone, ma offre.
Le recensioni? Tutte entusiaste
Chi lo ha letto dice che:
“È un libro che dovrebbero regalare a scuola, prima di parlare di competenze digitali o STEM.”
Oppure:
“Mi ha aiutato a riscoprire il silenzio come spazio sacro nelle relazioni.”
E ancora:
“Finalmente un testo tecnico che non dimentica l’anima.”
In conclusione
Non posso che invitarvi a leggerlo. A tenerlo sul comodino, a portarlo con voi in borsa o nello zaino.
Perché in un mondo che parla troppo e ascolta troppo poco, “L’Arte di Ascoltare” è un atto di rivoluzione silenziosa.
E come ogni rivoluzione, parte da dentro.

IL LIBRO