Ho scelto di pubblicare “La corruzione delle ombre” di Mauro Magarelli perché in lui ho riconosciuto quello stesso sguardo sul mondo che cerco nei nostri autori: autentico, empatico, capace di fare luce sulla complessità umana senza scadere nel semplicistico. E vi dico: ne è valsa la pena.
Il romanzo si apre con una telefonata che sembra banale, ma che spalanca la porta a un vortice di relazioni, segreti e tensioni. Abel Roth, anziano signore tedesco, chiede al fisioterapista Luca Magiari di curarlo a domicilio. Fin qui tutto regolare, direte. Ma da lì, la narrazione si incanala nei meandri dell’animo umano, all’interno di una cornice che comprende la famiglia di Luca (Teresa, Rachele, Nina) e soprattutto la comunità “Rosa Bianca”, dove il giovane presta volontariato.
Il vero centro di gravità narrativa? La fragilità. Quella di Luca, che cerca un equilibrio affettivo, e quella dell’amicizia bellissima e dolorosa con Andrea, ospite della Rosa Bianca. Magarelli non ha paura di scavare nelle parti più oscure dei suoi personaggi: paure, dipendenze, solitudini. E lo fa senza indulgere nel pietismo, ma offrendo una finestra autentica sull’interiorità umana, fatta di contraddizioni e speranze.
Le atmosfere sono taglienti, talvolta silenziose come un refolo di vento, talvolta esplosive dentro le “ombre” che corrodescono il confine tra cura e precipitazione. Eppure, tra le pieghe delle rotture, spuntano lampi di luce: un gesto inconsueto, un sorriso offerto di nascosto, una confessione liberatoria. Magarelli sa far muovere i suoi personaggi con delicatezza, pur concedendo loro la forza di un’affermazione, un riscatto.
Perché leggere La corruzione delle ombre? Perché questo libro ci ricorda che le persone “sani” non esistono, ma esistono uomini e donne con ferite da suturare. E che, nei piccoli gesti di cura o nei legami inattesi, possono trovare la loro direzione.
Su Mauro Magarelli
Nato a Como nel 1968, amante del cinema d’autore e della poesia, Mauro ha già all’attivo due romanzi: Caffè Elvezia (2014) e In attesa di un altro blu (2017). Insieme alla sua carriera narrativa, lavora nel sociale e nella cura: elementi che si riflettono con forza in questo nuovo romanzo.
Personalmente, ho apprezzato il modo in cui un fisioterapista diventa figura simbolica di connessione tra corpi e anime. La sua voce narrante è credibile, mai costruita: una di quelle che ti porta dentro la scena con un passo leggero ma consapevole.
Lupieditore e la forza della Parola
Alla Lupieditore lavoriamo per scoprire parole che contino. “La Parola è l’unica spada che è consentito impugnare per difendersi” – recita il nostro manifesto – ed è proprio quello che Magarelli fa: impugna con delicatezza, non per ferire, ma per liberare. La nostra missione è diffondere libri che diano davvero qualcosa al lettore. Libri belli, sì, ma soprattutto utili – perché aiutano a crescere, a riflettere, a sentire.
“La corruzione delle ombre” non è solo un romanzo: è un invito a guardare dentro, a non arretrare davanti all’oscurità. E a trovare, lì, le scintille di un’umanità che non si arrende, che costruisce ponti, non muri.

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