Ci sono libri che non fanno sconti. Che entrano in punta di piedi nella mente del lettore e poi, senza troppi giri di parole, la scuotono. Ecco, “Illusione della finanza” di Giuseppe Roccoè uno di questi.
Quando ho letto per la prima volta il manoscritto, mi è venuto in mente un pensiero: “Questo testo non è per tutti… ed è proprio per questo che va pubblicato.” Perché oggi più che mai, abbiamo bisogno di sguardi lucidi, coraggiosi, capaci di smascherare i dogmi del nostro tempo. E Giuseppe lo fa con una penna che è insieme analitica e visionaria, dura e poetica, quasi profetica.
Il saggio parte da una riflessione che, per chi lavora nell’editoria e vive immerso nella realtà, suona come una sveglia: la finanza non è più uno strumento, ma è diventata l’asse centrale del pensiero globalizzato, un vero e proprio feticcio, un'ideologia che ha sostituito il reale con il virtuale, l’etica con il profitto, il bene comune con l’interesse dei pochi.
Rocco ci guida in un viaggio dentro i meccanismi che hanno trasformato l’economia da motore della vita a macchina di perversione, denunciando con chiarezza come il linguaggio finanziario — fatto di numeri, indici, bolle, futures, derivati — abbia assunto i tratti di una religione occulta. Una religione senza anima, che non produce nulla se non crisi, alienazione e povertà.
E mentre le grandi Holding si sganciano sempre più da ogni vincolo di responsabilità sociale, quello che resta è un’economia slegata dalla produzione reale, dove il denaro genera solo altro denaro, come se bastasse la carta a creare ricchezza. Il tutto a scapito di lavoratori, Stati sovrani, identità locali.
Giuseppe Rocco non scrive per compiacere, ma per denunciare.
Eppure, lo fa con una chiarezza che conquista. Non ci sono tecnicismi vuoti, non c’è retorica sterile: c’è la volontà autentica di far capire. Di risvegliare. Di accendere una scintilla di coscienza critica.
Ho scelto di pubblicare questo libro con Lupieditore proprio per questo: perché la nostra missione non è solo raccontare storie belle, ma anche diffondere verità scomode, portare alla luce ciò che molti preferiscono ignorare. Crediamo nel potere della parola come unica arma che rende vivi, e “Illusione della finanza” è una di quelle opere che — se ascoltata — può cambiare lo sguardo, la consapevolezza, forse anche la direzione.
In un tempo in cui siamo tutti invitati a correre, accumulare, investire, questo libro ci invita a fermarci. A riflettere. A scegliere.
Leggetelo. Regalatevelo. Oppure regalatelo a chi ha bisogno di aprire gli occhi.
Perché, come ci ricorda Giuseppe Rocco, “la paura più grande può essere ciò che ci salva la vita.”

IL LIBRO