Di libri strani, ironici, profondi e pieni di senso nascosto, se ne trovano pochi. E quando arrivano, te ne accorgi subito: hanno quella voce che ti sussurra all’orecchio qualcosa che non sai bene se ti fa ridere, riflettere o sognare. Ecco, “Il Condominio delle Formiche” di Adriano Coschiera è uno di quei libri. Un piccolo prodigio narrativo che abbiamo deciso di pubblicare con Lupieditore perché rispecchia in pieno la nostra filosofia: portare storie fuori dagli schemi, che facciano pensare e, perché no, che ci facciano anche ridere amaramente. Un libro che non pretende di insegnarti qualcosa, ma ti cambia mentre lo leggi.
Perché ho scelto di pubblicarlo?
Perché Il Condominio delle Formiche non è solo un romanzo. È un’esperienza mentale. È un racconto che ribalta le regole della narrativa tradizionale e si diverte a mescolarle con un’ironia surreale che non può lasciare indifferenti. Il protagonista, Ezechiello Cospaia, è una sorta di filosofo metropolitano che vive in un condominio che sembra uscito da un sogno di Kafka, curato però da uno sceneggiatore di Black Mirror sotto acido.
Quando ho letto la bozza per la prima volta ho pensato: “Finalmente qualcosa che osa”. Un libro che gioca con la realtà, che la smonta e la ricostruisce a colpi di metafore visionarie e dialoghi che sembrano sketch teatrali ma che portano dritto al cuore delle nevrosi moderne. Ecco perché ho voluto fortemente che Lupieditore lo accogliesse.
Un condominio che è un mondo
Coschiera immagina un palazzo popolato da personaggi sopra le righe, borderline e teneramente ridicoli. Gente che potrebbe vivere nel nostro stesso pianerottolo, ma che in queste pagine si trasforma in maschere simboliche di un’umanità fragile, buffa, dolente. Il tutto orchestrato da una voce narrante – quella di Ezechiello – capace di rendere poetico persino un sacco dell’umido.
Poi c’è il formicaio. Sì, hai letto bene: il pavimento del cortile che crolla e rivela un formicaio gigantesco. Una metafora geniale (e inquietante) del subconscio collettivo. Da lì si apre un portale che non sai se porta in un’altra dimensione o solo dentro te stesso. Sta di fatto che scatta una gara tra condomini per capirne l’utilizzo, in un susseguirsi di situazioni degne di un Beckett in salsa pop.
E mentre la follia cresce, cresce anche il cuore del romanzo: la consapevolezza che perfino le vite più assurde, sgangherate e marginali, possono generare bellezza.
Adriano Coschiera: una mente fuori dal coro
Adriano Coschiera è un autore che non ha paura di sperimentare. Scrittore, compositore, fotografo: è un artista a tutto tondo, ma soprattutto un cercatore di senso. Dopo aver pubblicato libri come Duane e Una vita xtraordinaria, con Il Condominio delle Formiche raggiunge un nuovo livello di maturità narrativa. C'è ironia, certo, ma anche una malinconia diffusa, un desiderio continuo di smascherare l'assurdo quotidiano.
La sua scrittura – come hanno sottolineato anche alcuni recensori online – è “visiva, musicale, straniante”, capace di passare dal riso al pathos con un’eleganza rara. La sua passione per la letteratura ergodica rende ogni suo testo una piccola caccia al tesoro, dove il lettore diventa protagonista del significato. E questa è una delle cose che più ho amato nel suo stile.
Lupieditore: libri per vivere, non solo da leggere
Con Lupieditore abbiamo sempre avuto un progetto molto chiaro: pubblicare libri che abbiano qualcosa da dire. Non per fare rumore, ma per accendere pensieri. Crediamo che la parola sia l’unica arma che vale la pena impugnare, e che un buon libro possa essere una carezza, uno schiaffo, un risveglio. Il Condominio delle Formiche è tutto questo.
Per noi, un libro non è solo una storia: è una porta che si apre, un’occasione per scoprire qualcosa in più su chi siamo, su come viviamo, su dove stiamo andando. E se a raccontarcelo è una voce ironica e poetica come quella di Coschiera, allora ne vale doppiamente la pena.
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In conclusione…
Leggere Il Condominio delle Formiche è come infilarsi in un sogno fatto di antenne, scale cigolanti, conversazioni senza senso e improvvisi momenti di verità. È una sfida e una carezza allo stesso tempo. È il tipo di romanzo che, una volta chiuso, ti lascia lì a pensare: “Ma cosa ho appena letto?” – e poi, inevitabilmente, torni indietro a rileggerne un pezzo.
Se amate i libri che non seguono la strada battuta ma se la inventano pagina dopo pagina, non potete perdervelo.
Jacopo Lupi

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