Ci sono libri che ti scelgono. Che bussano piano, ma con insistenza, fino a quando capisci che non puoi ignorarli. "Giornate Introspettive" è stato per me uno di questi. Appena ho letto le prime poesie di Laura Di Marca, ho sentito che stavamo parlando la stessa lingua, quella delle emozioni autentiche, delle riflessioni sospese tra silenzi e sogni, tra l’urgenza di esprimersi e il bisogno di restare.
Come editore di Lupieditore, mi piace pensare che ogni libro che pubblichiamo sia un piccolo strumento di libertà. E Laura, con la sua scrittura intensa, delicata ma potentissima, ci regala proprio questo: uno spazio di libertà emotiva, dove ogni lettore può ritrovarsi, rispecchiarsi, perdersi e, magari, ritrovarsi nuovo.
"Giornate Introspettive" non è una semplice raccolta di poesie. È un percorso, un viaggio a cuore aperto tra pensieri, memorie, dolori e rinascite. Ogni componimento è una lente che ci costringe a guardarci dentro, ma con dolcezza. C’è dentro la solitudine e il desiderio, la fragilità e la forza, la malinconia e quella misteriosa luce che solo chi ha attraversato le ombre sa raccontare. Non è una poesia “facile”, e proprio per questo è necessaria.
Laura Di Marca, poetessa autodidatta e già premiata in diversi concorsi letterari, è una voce limpida nel panorama contemporaneo. La sua scrittura nasce da un’urgenza reale – dare voce all’anima – e si sente. Ogni parola ha un peso, ogni immagine un respiro. Non c’è artificio, ma solo verità filtrata attraverso la bellezza del linguaggio.
In un’epoca dove tutto corre veloce, dove le parole si consumano alla velocità di uno scroll, questo libro è una sosta preziosa, un invito a rallentare, ad ascoltare ciò che davvero ci abita dentro.
Ed è per questo che, come Lupieditore, sono fiero di averlo pubblicato. Perché "Giornate Introspettive" è esattamente il tipo di libro che vogliamo portare nel mondo: bello, profondo, necessario. Perché la nostra casa editrice nasce per questo: per insinuare nelle persone la voglia di leggere, scoprire, conoscere e sorprendersi ancora. Perché crediamo nella parola come l’unica arma che non uccide, ma che invece rende tutti più vivi.
Se amate la poesia che non ha paura di essere vera, se cercate parole che non si limitano a descrivere ma che vi fanno sentire, "Giornate Introspettive" è il vostro prossimo viaggio.
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