Quest’opera non è un’opera ragionata.
Ho descritto negli anni sensazioni e pensieri senza un senso o un ordine logico, come la mente è solita fare.
Spero che qualcuno riesca a comprendere questa selezione incomprensibile di quotidiani ragionamenti, ma se non sarà così non me ne stupirò.
Sarà semplicemente un altro giorno qualunque in cui il mio cervello non smetterà di partorire altre assurdità, e la mia mano non smetterà di scriverle.
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