Mariano Venanzi è nato l’11 gennaio 1949 a Vejano, in provincia di Viterbo, dove tuttora risiede. Laureato in Sociologia e in Pedagogia, ha svolto per gran parte della sua carriera il ruolo di Dirigente Amministrativo presso la ASL di Viterbo. Attualmente in pensione, si dedica con passione alla scrittura e alla riflessione critica sulla società contemporanea.
Con uno sguardo lucido e provocatorio, Venanzi esplora tematiche di forte impatto civile e culturale: la politica, l’economia, la religione, il linguaggio e i costumi del nostro tempo. Il suo stile si distingue per la capacità di intrecciare il racconto con la visione, il presente con un futuro possibile — spesso inquietante ma realistico — in cui l’umanità è chiamata a ripensare radicalmente se stessa e il proprio posto nel mondo.
Nel suo ultimo lavoro, presenta un originale intreccio narrativo dove il protagonista Augusto racconta al nipote Michele le vicende dell’amico Marcello, autore di "favole per adulti" cariche di critica sociale e immaginazione utopica. Con ironia e profondità, Venanzi propone una riflessione visionaria su una società futura senza confini, proprietà, guerre o disuguaglianze, dove l’individuo si dissolve in una collettività votata alla conoscenza e alla salvaguardia del pianeta.
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