Gianni Corvelli nasce a Bari verso la metà degli anni’60. Predilige il “dialetto”europeo che si chiama “Italiano”. I suoi pensieri non cercano convenzioni perché non legati a percorsi accademici, titoli di studio o simpatie politiche. Convive serenamente con i suoi errori e quando può li riporta nei suoi scritti. Ma, per evitarli, invece di scrivere, disegna i fatti con le parole. E con queste le pagine diventano tele dove invece di posare gli occhi, chi legge interviene con una pennellata dei propri pensieri. Quel libro diventa, quindi, una tavola imbandita dove ognuno può sedersi e ordinare un buon piatto di immagini. Da mangiare anche con le mani del cuore.
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