Filippo Giorgi (Sulmona, 1959) è uno dei climatologi italiani più autorevoli a livello internazionale. Laureato in Fisica all’Università dell’Aquila e poi dottore di ricerca alla School of Geophysical Sciences del Georgia Institute of Technology, ha dedicato la sua carriera allo studio dei cambiamenti climatici, con particolare attenzione alla modellistica climatica regionale e alle interazioni tra atmosfera, biosfera e chimica dell’aria.
Dal 2002 al 2008 ha fatto parte, unico scienziato italiano, del Bureau dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), il comitato che nel 2007 ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace insieme ad Al Gore. Ha contribuito alla redazione dei primi cinque rapporti IPCC, fondamentali per la comprensione globale della crisi climatica. Dopo un lungo periodo al National Center for Atmospheric Research (NCAR) di Boulder, Colorado, si è trasferito all'ICTP di Trieste, dove ha diretto la sezione di Fisica del Clima e della Terra.
Riconosciuto tra i ricercatori più citati al mondo nel campo delle scienze geofisiche, nel 2018 ha ricevuto la prestigiosa medaglia Alexander von Humboldt della European Geosciences Union. Autore di oltre 370 articoli scientifici, nel 2018 ha pubblicato il saggio divulgativo L'uomo e la farfalla. Sei domande su cui riflettere per comprendere i cambiamenti climatici (FrancoAngeli). Nel 2024 ha esordito nella narrativa con il romanzo I Cavalieri Erranti del Pianeta. La Sindrome dei Colori Perduti, edito da Jacopo Lupi Editore, un’opera che intreccia scienza, immaginazione e riflessione etica sul futuro della Terra.
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